Vostro figlio vuole essere autonomo ma non ci riesce? Ripete “No, non farlo tu, faccio da solo“? L’unica cosa da fare è un esercizio di diplomazia e di pazienza, giocando anche con l’ironia rispettando le regole che abbiamo già visto qualche giorno fa.
Di solito, tra i 2 ed i 3 anni il piccolo cerca di vestirsi da solo ma sbaglia ed a volte ci fa perdere tempo, innervosendoci. Evitiamo, però, di farne un dramma, vedendo in positivo questo suo accanimento che mostra come desiderio e capacità non camminino sempre in parallelo. Questa sfasatura è frustrante per il bambino come per i genitori ma è, in realtà, un pungiglione che sprona ad andare sempre più avanti. Non dobbiamo evitargliela: al contrario, consideriamola come un motore di sviluppo pratico e psicologico. Niente di più sano che voler crescere in modo autonomo ed imparare, nel contempo, quali sono i propri limiti e quanto si abbia sempre bisogno di qualcuno… vita natural durante!
Ecco, allora, qualche suggerimento per facilitargli le cose e trovare anche noi soddisfazione nel vedere crescere il piccolo, invece di mantenerlo in una situazione di dipendenza dall’adulto.
Si può sistemare la casa con piccoli accorgimenti che rendono accessibili, ad esempio, il water (sgabello e riduttore) ed il lavandino (sgabello), posizionare ripiani alla sua altezza, mettergli a disposizione giocattoli adatti alla sua età. Un buon giocattolo, infatti, deve lanciare al bambino una sfida che lui possa superare; se questa risulta troppo ostica, il bambino prova delusione, disinteresse e sentimento di incapacità e nullità. Meglio, allora, mettere da parte il giocattolo e ripresentarglielo al momento adatto.
Un concetto importante da tener presente è che l’abilità si acquisisce. Se, ad esempio, “per far prima” o “per non sporcare” impediamo al bambino di tenere il suo cucchiaino, perché lo fa male o perché mangia troppo lentamente, il suo desiderio di fare passerà radicalmente e cercherà a lungo di essere imboccato pur avendo acquisito la destrezza necessaria.
Insegnamo al bambino a distinguere il prima possibile la destra dalla sinistra e giochiamo con lui mentre infila i calzini e le scarpe, ridendo insieme dell’errore; chiediamogli di portarci un bicchiere d’acqua manifestando la nostra fiducia nelle sue capacità e non facciamo drammi se ne rovescia. Imparerà presto a non farlo più.
Se vuole vestirsi da solo lo farà con calma, con tante prove, se necessario, durante il fine settimana. Meglio un “Usciremo quando sarai pronto” piuttosto che “Non ho tempo da perdere, dobbiamo uscire di corsa“: questo cambia radicalmente il desiderio di sviluppare la propria autonomia e sopratutto, ancora una volta, l’autostima.
Non si tratta di tempo perso, credetemi: è tutto tempo guadagnato per il futuro quando, ben allenato, il vostro bambino saprà fare tutto da solo, bene e velocemente!
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