Anche la persona più schiva e timida non fa altro che attirare lo sguardo dell’altro mettendosi in disparte, arrossendo, rimanendo silenziosa… facendosi quindi notare più così che se fosse in mezzo ad un gruppo! In realtà, la persona timida teme il giudizio altrui e vorrebbe essere perfetta. Meglio, quindi, buttarsi nella mischia e stimolare questo sguardo che può diventare desiderio. Ecco qualche trucco.
- Cerchiamo di avere più possibile “la testa alla festa”
A furia di dedicare le nostre vite a lavorare e/o a leggere schermi vari, dimentichiamo che la felicità passa anche dagli altri. Allontaniamo la nostra tendenza a pensare che “meglio soli che mal accompagnati”, evitando persino di creare i presupposti per nuovi incontri, chiudendoci in casa e/o in noi stessi. L’individualismo rischia di diventare triste, una visione ristretta della realtà che non sopporta il confronto per proteggersi diventa fasulla, la paura dell’altro ci impoverisce. Via, quindi, con lo scambio, la generosità, la condivisione, la felicità collettiva. Il gruppo può fare eco al nostro desiderio di vita. Le occasioni di creare dei legami o almeno degli incontri vanno moltiplicate con la convinzione che “fare festa” è la migliore medicina per il corpo e per la mente. Rimaniamo, però, nel mondo reale e scartiamo quello virtuale. Organizziamo cene, merende improvvisate, week-end o vacanze tra parenti, amici. Diventiamo gli istigatori di momenti felici. Personalmente, mi piace molto organizzare incontri di vario genere, week-end e vacanze. Uscendo da una riunione di famiglia molto allargata alla quale avevo invitato cugini che non si conoscevano, il più bel “grazie” che ho ricevuto fu “Josette, hai il dono di raggruppare e compattare la gente”.
Vi dirò che il piacere è più mio che loro; parlando con la massima sincerità, ho notato che a volte sono io a “sfruttare” queste occasioni per non pensare, almeno momentaneamente, a problemi personali. Quindi prendiamo due piccioni con una fava: fare festa ci fa bene e l’energia che sviluppiamo e che si irradia diventa magnetica.
- Un po’ di leggerezza
Cerchiamo di accantonare tutti i pensieri che ci frullano in testa e che diventano ossessivi, non lasciando più energia alla vera vita. Una donna intelligente è attraente; non lo è, invece, chi ripensa continuamente ai propri pensieri o alle cosiddette sfortune. L’intelligenza, lo sappiamo, è la qualità di chi sa adattare i suoi comportamenti avendo cura di capire, riflettere e conoscere il mondo circostante. Quindi, l’intelligenza è apertura, disponibilità. Chi, invece, si chiude nei propri pensieri non ha niente da dare, non ha disponibilità e nemmeno sensibilità per l’altro, che non può che scappare. Lasciamo la presa, via le emozioni negative e distruttrici per lasciare spazio alla voglia di essere felici e spensierati. E’ una vera e propria ginnastica mentale.
- Sviluppiamo al massimo la nostra curiosità
Secondo lo psicologo americano Todd Kashdan, quel “brutto difetto” ci renderebbe felice! In effetti, prendere il rischio di esplorare quello che non si conosce, spaziando dall’incontro con un vicino all’interesse scientifico più strano, stimola in noi la produzione di dopamina, l’ormone del piacere. E si vede! Chi è curioso non si annoia mai, ha sempre da fare, da esplorare, da pensare, da fantasticare. Il nostro orizzonte va allargato il più possibile in modo tale che il vivere abbia senso. In automatico, la persona diventa più aperta, sorridente e seducente. Prima di aver parlato di sè, chi è di fronte percepisce già questa elasticità, questo dinamismo, questa energia e ne viene sedotto. Evidenziamo, quindi, questa ricchezza interiore e caratteriale che sarà, per l’altro, una garanzia: non corre il rischio di annoiarsi e stando a fianco di una tale persona non può che crescere.
Ricordiamoci che in una coppia che funziona, 1 + 1 fa 3! Avremo l’occasione di riprendere questo concetto dopo aver completato, la prossima settimana, questa carrellata di codici sexy.
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