Sin dalla più tenera infanzia, che sia in famiglia, a scuola o nei negozi, il bambino si confronta con numerose possibilità di scelta. Cosa succederebbe se smettessimo di lasciar decidere tutto al bambino?
La capacità di fare delle scelte si acquisisce gradualmente e diventa un segno di maturità. Per esserne capace il bambino deve, innanzi tutto, saper distinguere ciò che è buono da ciò che non lo è per lui; questo implica una prima analisi della situazione e la consapevolezza delle sue esigenze e dei suoi desideri. La scelta, inoltre, implica anche la rinuncia a ciò che si tralascia.
In tutto questo non c’è niente di scontato per il piccolo, che vive nel piacere immediato, nel presente, ancora incapace di soppesare le conseguenze dei suoi atti. Rischia, allora, di ritrovarsi ben presto in presenza di “arbitrages” troppo complessi per lui e che, pertanto, generano angoscia. Per strozzare questo malessere, il bambino chiede sempre di più, nella speranza inconscia che i suoi genitori fissino limiti rassicuranti. Meglio, quindi, offrire al bambino la libertà di crescere piuttosto che la libertà incondizionata di scegliere.
Ecco qualche suggerimento per riuscirci:
- decidiamo noi con lui per lui
- teniamo conto delle sue preferenze
- accettiamo il conflitto
- non si discute per ore
Nei nostri prossimi post approfondiremo ognuno di questi suggerimenti; per il momento, limitiamoci a ricordare che ad ogni età corrisponde una nuova autonomia:
- tra 3 e 5 anni il bambino può scegliere tra due dessert ma non devono essere sempre gli stessi; se vuole può rimanere a tavola con noi un po’ di più ma comunque impara a chiedere il permesso di alzarsi ed il rispetto dell’orario imposto per andare al letto;
- tra 5 e 7 anni può scegliere la sua cartella e tutto il materiale scolastico, prima esperienza da “grande” per lui. E’ necessario, però, aver concordato inizialmente un budget per questi acquisti in modo che capisca tutti i criteri che influenzano una scelta;
- tra 7 e 9 anni può scegliere come vestirsi e persino cosa comprare in accordo con i genitori, che devono risultare un tolleranti anche se i gusti non sono perfettamente concordi. Può guardare la televisione la sera con i genitori se non c’è scuola l’indomani. Purtroppo, sappiamo che nella maggioranza dei casi non è così che vanno le cose, a danno dei bambini;
- tra 9 e 13 anni può andare da un amico che lo ha invitato se abbiamo il numero di telefono dei genitori, può avere accesso ad internet sotto il nostro controllo, può anche ricevere una paghetta che gestirà come vuole ma possiamo dargli dei consigli se necessario.
A questo punto il bambino è diventato un adolescente, un altro capitolo importante della sua vita. Se è stato ben seguito ed inquadrato da bambino, affronterà con sicurezza e serenità questo famoso periodo che può essere molto difficile per chi non ha le armi giuste per affrontarlo.
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