Tale padre tale figlio, tale madre tale figlia? A volte succede ma evitiamo di trasmettere ai figli le nostre fissazioni.
Si sa che gran parte dell’educazione proviene dall’imitazione dei piccoli nei confronti dei grandi, che siano fratelli o sorelle maggiori ma sopratutto dei genitori che risultano, ai loro occhi, infallibili. Va bene, quindi, se il bambino eredita il senso dello humor paterno o la memoria da elefante della madre, ma evitiamo assolutamente che raccolga le nostre piccole nevrosi delle quali ci vorremmo tanto sbarazzare! Siccome è meglio “prevenire che curare”, dobbiamo iniziare a vivere con meno ansia queste situazioni per noi ansiogene, prendendole più alla leggera, senza drammatizzare. Forziamoci, almeno di fronte ai figli, sarà per noi un primo passo, la conferma che spesso sono loro ad aiutarci a crescere.
Prendiamo qualche esempio per capire come procedere. Esempi da estendere ed adattare alla nostra realtà.
- Faccio la dieta sette giorni su sette
Ossessionata dal mio peso e dai chili superflui, passo il tempo a controllare quello che mangio, quantità, calorie, cotture… e rimugino spesso anche ad alta voce sul mio peso ideale. Si fa anche peggio, per paura di vedere ingrassare il bambino si sorveglia la sua alimentazione con criteri sbagliati. Non possiamo negare il rischio sempre crescente di obesità infantile ma non dobbiamo avere in testa sempre questo spauracchio creando nel bambino veri e propri problemi.
Cosa succede per la bambina?
Questo caso riguarda, in effetti, più la femminuccia del maschietto.
Sin dai 7 anni, età in cui inizia il periodo di identificazione con la madre, la bambina può voler mettersi anche lei a dieta. Può volerlo fare per semplice imitazione o perché turbata realmente dal nostro comportamento e dai nostri discorsi. O ancora per sentirsi complice e quindi più accettata dalla mamma. In questo caso, evitiamo sopratutto di manifestare la paura di rassomigliare ad una persona poco gradita che tende ad essere sovrappeso. La bambina penserà subito che “…per essere amata dalla mamma non devo ingrassare“. Tutte queste idee che verranno poco a poco interiorizzate saranno catastrofiche per la sua autostima.
Come comportarsi?
Si cerca di spiegare con chiarezza i motivi del nostro comportamento, evitando assolutamente di fare la correlazione tra bellezza e magrezza. Si può dire che facciamo la dieta per sentirci più in forma dato che il metabolismo cambia con l’età, che invece i piccoli sono pieni di energia se mangiano bene di tutto. Evitiamo la frase “Voglio dimagrire per essere bella“. A tavola, mangiamo tutti assieme e anche se ci serviamo porzioni più piccole, facciamo vedere che il pranzo è un momento di convivialità, che il cibo non è un pericolo, bensì bisogno e goduria.
- Sono ossessionata dall’idea di fare tutto bene.
Sono talmente perfezionista che la minima sbavatura nel mio programma ideale mi manda in tilt e perdo le staffe. Dal nervoso, alzo anche la voce e non ascolto gli altri.
Cosa succede per il bambino?
Quando un genitore è teso, nervoso, irascibile, il bambino si sente in colpa. Pensa sempre di non essersi comportato come avrebbe dovuto, teme continuamente di perdere il vostro affetto, e questo lo porta a cercare di calmarvi, di coccolarvi. Diventa, allora, il genitore del genitore, porta sulle sue spalle una responsabilità troppo pesante. Quante volte ho sentito, in terapia, casi simili nei quali, sin dalla più tenera infanzia, i ragazzi hanno avuto la sensazione di dover accudire ai genitori poco equilibrati! Risultato: crescendo, diventano iper-ansiosi e sempre insoddisfatti.
Come comportarsi?
Cerchiamo di parlare almeno con lui per sdrammatizzare la situazione facendogli capire che lui non c’entra per niente e puntando sulla battuta! Riconosciamo con lui i nostri difetti ed i nostri limiti. “Hai visto, non sono riuscita a fare questo come ci tenevo tanto ma tutto sommato va bene lo stesso! Mi innervosisco troppo facilmente per un niente…“. Dopo la crisi, prendiamo il tempo di disegnare, giocare o anche, in modo ludico, di fare assieme a lui degli esercizi di rilassamento: “Dai, abbassa le spalle più che puoi, cinque secondi e ti senti diventare una bambola di pezza o un pallone sgonfiato“.
Farà bene a lui ed a noi lo stare assieme per uscire dalle nostre manie ed evitare che lui le assimili.
Citeremo altri esempi la prossima settimana.
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