“Per niente al mondo io metterei scarpe del genere, cosi ridicole!” e così… diventano moda, mi ci sono abituata e ci casco! Ma perché lasciarsi influenzare dalle mode? Che cosa ci spinge a cedere di fronte a certi diktat?
Il trucco rock, l’extension dei capelli, il pantalone glitter, la giacca militare. Classiche o moderne, basse o alte, magre o in carne, tutte le donne finiscono per lasciarsi coinvolgere dalle tendenze della moda. Sembra che questa abbia il potere di costringerci a seguirla, quasi privandoci della nostra libertà di essere noi stesse. In effetti, è come se non seguirla ci desse la sensazione di non esistere… quando in effetti succede esattamente il contrario! Ciò è dovuto solo alla scarsa consapevolezza dei propri gusti? No, il discorso è molto più complicato ed il nostro subconscio si esprime attraverso questa debolezza.
- Ci piace giocare.
Tutto sommato, solo gli asini non cambiano strada. Nello sfidare le mie proprie idee, mi dimostro che sono elastica, non ingabbiata in preconcetti. Il continuo movimento e la ricerca frenetica di novità ci permettono di sentirci vivi. Nessun problema, quindi, nel passare da un modo di essere e di pensare ad un altro quando si è in equilibrio con se stessa. E’ un po’ come vestire e svestire la bambola: in questo modo, la propria libertà è integra, la moda non è altro che un gioco momentaneo da accantonare quando voglio essere seria.
- Si cerca una rassicurazione.
Nella sua essenza, la moda è un fattore di integrazione sociale. Vestirsi come gli altri, seguire le stesse regole e gli stessi codici ci fanno sentire parte del gruppo. In un epoca in cui regna l’individualismo, in cui i legami sono spesso più virtuali che concreti, seguire la moda ci regala, quindi, questo senso di appartenenza. Non solo. Certe donne non riescono a scoprire ed a delineare la propria identità: vanno in crisi quando devono scegliere come vestirsi. Il seguire la moda diventa, allora, comodo, adottando un’identità collettiva chiavi in mano e risparmiando il rischio dell’essere se stesse.
- Si vuole essere belle.
A che pro le tendenze? Promettono di farci belle e seducenti! Una volta, l’immagine passava attraverso i settimanali o qualche giornale di moda; adesso i vettori sono numerosissimi, tra cui TV, internet… Difficile rimanere ermetici ed integri di fronte a questo continuo bombardamento di prodotti ed articoli che ci faranno belle!
- Ci si lascia incantare.
Se una presentatrice televisiva veste in un certo modo, un decoratore ci fa vedere l’interno della sua casa, un’attrice si pettina in maniera originale… parte la moda. Ricordo lo chignon a banana di Brigitte Bardot, i suoi bikini e le gonne vichy, eravamo sue emule come lo sono adesso quelle che vestono come Kate Middleton. Proiettiamo su queste persone una forma di onnipotenza ed inconsciamente, speriamo di incorporare parte degli attributi del loro successo. Si tratta di un semplice meccanismo di identificazione come quello dei bambini che vestono come i loro eroi.
In realtà, la moda non viene dall’alto. Le tendenze hanno bisogno delle grandi griffe nel campo dell’abbigliamento, dei gioielli, dell’estetica ed usano nomi altisonanti dello spettacolo o della nobiltà per apparire sul palcoscenico. Ma la moda nasce nel quotidiano, nella strada. Insomma, partecipiamo anche noi, semplici mortali, alla creazione della moda.
E’ giusto averne coscienza e cercare sempre di adattarla a quello che siamo.
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