Quando incontro per la prima volta una persona in studio, cerco spesso di capire il suo livello di ansietà aiutata da un test molto significativo ed affido un “compito a casa”: una ricerca su desideri, bisogni, tendenze ed impulsi. Devo spesso spiegare queste ultime parole, in particolare il fatto che l’impulso sia percepito come “è più forte di me!”

Farò qualche esempio di momenti irresistibili spesso non confessati che mi sono  stati citati, per darne poi la spiegazione. E nonostante all’apparenza si potrebbe pensare il contrario, non ci sono grosse differenze tra uomini e donne.

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Paolo naviga sui siti di gossip: “Prima di andare al letto, ho bisogno di passare ore sui siti di gossip. Poi mi arrabbio con me stesso, perché è un’assoluta perdita di tempo che, inoltre, mi rimanda un’immagine poco valorizzante di me stesso. In realtà, questo mi rilassa dopo una giornata di lavoro stressante“.

Emilia inizia la sua giornata con l’oroscopo: “Saltare questo rituale mi impedisce di sentirmi distesa per iniziare a lavorare. Leggo più giornali possibili. Il colmo è che non ci credo: se gli astri sono favorevoli, che bello, andrà tutto bene; se no, sono solo idiozie e non c’è da crederci!

Eva canta tutto il giorno: “Canto sempre per sottolineare le emozioni dei vari momenti della giornata, allegria, nostalgia, tristezza. Lo faccio spesso in modo talmente automatico che ho la sensazione di non essere me stessa. Canticchio sempre, nella strada o persino in compagnia e mi rendo conto che sembro fuori di testa e che posso dare ai nervi, è più forte di me. Di fronte agli sconosciuti è imbarazzante, mentre i miei anici sanno che è la mia seconda natura“.

Paola compra vestiti: “Quando entro in un negozio di vestiti mi è impossibile uscirne con le mani vuote. Mi angoscia. Ė forse un rimasuglio di tutte le frustrazioni subite da bambina, quando mia madre non spendeva per me mentre faceva shopping per se stessa. Questa situazione mi irrita profondamente, ma vivo l’acquisto come una ricompensa e ne ho bisogno“.

Valeria conserva tutto: “Ai miei occhi, tutto diventa sentimentale e sacro. Risultato: non butto assolutamente niente. Una rosa offerta da mio marito, una penna dimenticata da un amico, un biglietto di concerto. Vorrei spesso staccarmene ed eliminare questi ricordi, ma è impossibile. Meno male che mio marito mi anticipa con la sua frase magica: non terrai anche questo! E allora mi sento liberata“.

Saverio legge di nascosto settimanali femminili: “Comincio con il leggere quelli comprati da mia moglie, ma anche quelli delle sale di attesa. Mi attraggono come una calamita. Da bambino leggevo quelli di mia madre. Avevo allora l’impressione di entrare nella sua alcova, in un luogo segreto e intimo. A 37 anni, ho sempre lo stesso desiderio e bisogno di conoscere il mondo femminile e quindi continuo“.

Agata non resiste al comprare intimo sexy: “L’intimo sexy riempie i miei cassetti. Cose belle e raffinate, non volgari. Mi piace il senso del femminile, reggicalze, guepiere, busti vari, reggiseni… Trovo sempre un pretesto per comprare qualcosa, che sia una buona notizia o una delusione. Non resisto. Ho un fisico abbastanza romantico, quasi infantile. Penso che questa mia mania mi possa aiutare a sentirmi più donna. Lo faccio per me, non per gli altri“.

Maria aggredisce suo marito al risveglio: “Al mattino sono furibonda ed il più vicino, mio marito, è la prima vittima designata. Ė più forte di me. Devo aggredirlo. So di aver torto. Non c’è ragione, me lo dico, è ingiusto ma è più forte di me, devo ricominciare. Mi arrabbio con me stessa ma il colmo è che dopo aver svuotato il sacco, mi sento alleggerita, allegra e serena per il resto della giornata!“.

Carlo compera e divora le caramelle: “Quando entro in un supermercato, non riesco ad uscirne senza avere con me un pacchetto di caramelle. Appena lo apro, lo devo finire. E posso fare così ogni giorno, è il mio carburante ma è  anche un disastro per la linea ed è così puerile. Eppure il bello è proprio in questo: poter mangiare qualsiasi cosa senza crearsi problemi. Le divoro in particolare quando sono bloccato con il computer. In tal caso vivo ogni caramella come un momento di estasi!

Se non vi siete riconosciuti in questi esempi, provate a pensare alle vostre piccole manie, ognuno di noi ha le sue. La prossima volta ve ne darò la spiegazione.