“Sono incinta da quattro mesi e non sopporto più che mio marito mi tocchi. E’ normale? La gravidanza può far calare il desiderio sessuale?”.
Questa domanda viene fatta spesso o durante la gravidanza o, in alternativa, dopo, come tentativo di giustificare il motivo per il quale non ci siano più rapporti intimi da quando si è saputo della gravidanza. Situazione che rischia di protrarsi ben oltre i canonici 9 mesi e di durare…anni!
Diciamo che, quando si aspetta un figlio, si verificano dei naturali cambiamenti fisiologici e psicologici. A volte, certe donne percepiscono cambiamenti nella loro sessualità dal momento in cui decidono di avere un figlio. Questo mette in risalto la distinzione tra essere madre ed essere amante. L’assenza di desiderio è spesso camuffata da altre ragioni: paura per il feto, timore di “offenderlo” affrontando persino il rischio di perderlo, concetto di fisico poco attraente per il marito, scomodità per l’amplesso… A volte sono i mariti stessi che si bloccano per rispetto e timore. Tuttavia, non bisognerebbe avere preoccupazioni in questo momento della vita, poiché la natura non ha programmato l’astinenza in gravidanza. Anzi! Il feto percepirà tutto il piacere, le emozioni, la dolcezza dei genitori e saprà di essere accolto in una famiglia amante e calorosa. Quindi, via libera al dolce contatto col marito, cercando di puntare sulle attività che rilassano e stimolano per sbloccare la situazione. Non abbiate paura che il vostro orgasmo possa generare delle contrazioni provocando un parto prematuro. Solo il ginecologo vi potrebbe limitare se ci fosse qualche rischio. Tenerezza e desiderio tra i genitori vanno alimentati più che mai in questa fase e se non funziona, occorre parlare innanzi tutto tra di voi, oppure con uno specialista che vi possa rasserenare.
Dal punto di vista strettamente psicologico, la donna incinta si sente già madre e non amante; il marito la vuole rispettare come se il rapporto sessuale la potesse sporcare, mette la moglie sul altarino e da qui nasce l’espressione esclusivamente italiana di “stato interessante”, perché, un tempo, per 9 mesi la donna aveva diritto ad attenzioni impensabili in tempi normali!
Se provate questo calo del desiderio e ne siete afflitte, non esitate a lavorarci sopra, cercando tutti gli stimoli necessari per risvegliare ciò che si è solo assopito. Il problema nasce quando questo calo nasconde il desiderio di distacco dal coniuge, l’enfasi per il nuovo ruolo di madre a scapito di quello di moglie. Quanti uomini lamentano di essere stati esclusi dalle mogli appena saputo della gravidanza… ed a volte le cose vanno anche peggio dopo la nascita del bimbo.
Teniamo sempre presente che prima di essere genitori siamo coppia e solo non perdendo di vista questo tipo di unione si riuscirà ad offrire al neonato un ambiente accogliente, sereno ed affettuoso nel quale crescere al meglio.
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