Oggi voglio trattare le dinamiche relative alla morte di un genitore. L’argomento è difficile da trattare, è triste e purtroppo so che toccherà molti di voi lettori, che magari avete vissuto questa esperienza o la state vivendo.
Dopo un lungo periodo di assenza, riprendo il nostro dialogo mediante questo blog e lo faccio introducendo alcune situazioni purtroppo molto frequenti e dolorose per le famiglie.
Una domanda che molto frequentemente mi viene posta dai pazienti è la seguente: “Ci stiamo separando, come lo spiego ai miei figli?“.
“Sono una DOC”, mi ripeteva una mamma che in seduta voleva parlare del suo bambino e che non riusciva ad immaginare la gravità del problema quando sono i bambini ad essere vittime di disturbi ossessivi e compulsivi.
Lei si rifugiava in una bella definizione che la rassicurava, mentre contestava con forza che il piccolo potesse soffrire di un disturbo da affrontare in modo sistematico. Il colmo è che le mamme sono proprio le prime ad essere coinvolte dalle richieste continue, assillanti e snervanti dei piccoli.
Sicuramente qualcuno sta correndo in cerca degli ultimi regali di Natale ed allora voglio affrontare un argomento al quale non avevo minimamente pensato ma che mi è stato suggerito da una lettrice: i giocattoli gotici.
Bambole vestite di nero, salvadanai a forma di bara, zombi di gomma… La tendenza “trash” invade i reparti giocattoli dei grandi magazzini con prodotti che vengono spesso richiesti dai bambini che li hanno visti usare da qualche coetaneo. Che fare? Accettare o rifiutare queste richieste?
Vediamo i pro ed i contro.
Proseguiamo con i post a tema natalizio ed affrontiamo un problema non banale da spiegare ai figli: chi è Babbo Natale?
I bambini stanno scrivendo le loro letterine, i genitori li portano a meravigliarsi (per non dire a scegliere) nei reparti giocattoli, ed ecco spuntare cioccolate, caramelle, zuccherini e travestimenti vari da Babbo Natale. Che, in fin dei conti, spesso diventa un alleato dei genitori, che ricorrono a lui tirandolo in ballo per minacce in caso di comportamenti maleducati o brutti voti, o promesse di regali…
Non esiste certamente una risposta categorica alla domanda che tanti genitori si pongono sull’opportunità o meno di lasciare che i propri figli credano in Babbo Natale.
E’ una questione apparentemente futile, ma che non deve essere presa alla leggera,. E porto a testimonianza testimoni alcuni esempi che mi sono stati sottoposti durante la consultazione.
Oggi continuiamo a parlare della scelta dei regali per bambini dai 3 ai 7 anni, per aiutare i grandi o… Babbo Natale a scegliere per il meglio.
Abbiamo visto che un giocattolo deve stimolare le capacità fisiche dei bambini in questa fascia di età e permettere loro di creare legami affettivi. Emerge chiaramente, dunque, un’altra funzione del giocattolo: quella di incoraggiare la creatività e sviluppare l’intelletto.
Ogni anno, già da ottobre (in realtà iniziano anche prima) i negozi ci propongono una miriade di articoli natalizi e chiunque si sia trovato a dover scegliere un regalo per bambini dai 3 ai 7 anni sa che non si tratta di un’impresa facile.
Come prendere una decisione che possa conciliare il desiderio del piccolo e la preferenza dei genitori? Ludico o educativo che sia, ricordiamoci che il primo criterio per scegliere un regalo è quello di far piacere al bambino anche se (purtroppo) è già sommerso di regali durante tutto l’anno.
Ecco di seguito qualche indicazione che vi permetterà di illuminare il suo sguardo sciogliendo le vostre perplessità: “è ancora piccolo“, “chissà per quanto tempo userà questo gioco“, “meglio scegliere qualcosa di molto nuovo o stare sul tradizionale?“.
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