Oggi voglio trattare le dinamiche relative alla morte di un genitore. L’argomento è difficile da trattare, è triste e purtroppo so che toccherà molti di voi lettori, che magari avete vissuto questa esperienza o la state vivendo.
Dopo un lungo periodo di assenza, riprendo il nostro dialogo mediante questo blog e lo faccio introducendo alcune situazioni purtroppo molto frequenti e dolorose per le famiglie.
Una domanda che molto frequentemente mi viene posta dai pazienti è la seguente: “Ci stiamo separando, come lo spiego ai miei figli?“.
Qualche giorno fa abbiamo iniziato ad affrontare il problema del cambiamento dei nostri ragazzi con l’inizio dell’adolescenza ed oggi proseguiamo affrontandone altri aspetti. Perché può arrivare un momento in cui pensiamo che la convinzione di averli educati con certi principi, con valori tramandati da generazioni sia stata solo un’illusione, poiché li vediamo prendere una strada ben diversa da quella sognata da noi. a molti è capitato, quindi, di chiedersi: “Ma quello è proprio mio figlio?“. D’altra parte, accettare il cambiamento del nostro adolescente non è la cosa più facile di questo mondo.
I futuri genitori sono al settimo cielo, ma quando in famiglia sta per arrivare un fratellastro, è importante rassicurare il bambino, spesso sconvolto da questa notizia. Se tutta la famiglia lo saprà accompagnare nell’affrontare questa prova, potrà scoprire che ha tutto da guadagnarci.
La parola “fratellastro” o “sorellastra” ha un qualcosa di peggiorativo che mi ha sempre urtata. Preferisco quella francese che suona come “semi-fratello” o “semi-sorella”, perché corrisponde in modo preciso alla realtà. In ogni caso (e per fortuna), quando la famiglia viene ricomposta, si tende a parlare semplicemente di fratelli e sorelle senza far distinzione.
Siete scioccati dall’abbigliamento del vostro adolescente: jeans bucati, vita ultra bassa, magliette strappate e, impotenti, non vi resta che ad esclamare: “Ma come ti vesti???”
L’adolescente fa di tutto per marcare la sua originalità rispetto al modello familiare. Niente di più facile che farlo partendo dai vestiti per affermare le proprie scelta e la propria indipendenza. Si nota spesso che più i genitori vestono classici, più l’adolescente cercherà di staccarsi da questo modello da vecchio osando l’inverosimile!
Abbiamo visto, la scorsa settimana, come non sia facile confrontarsi, da genitori, con l’influenza dei media sulle vite dei figli.
Per molte persone, tuttavia, non è fattibile battersi su tutti i fronti, in particolare nel contesto attuale, in cui spesso le famiglie sono monogenitoriali. In tali casi, la massa degli stimoli mediatici riesce ad essere più forte di qualsiasi regola educativa.
Quando si trattava solo della televisione, si poteva in qualche modo arginarne l’impatto sui ragazzi, tutti i trucchi erano buoni per obbligarli a spegnerla o a non accenderla. Adesso, invece, fin da piccolissimi, i bambini hanno i videogiochi, il loro tablet, lo smartphone… Come e dove trovare l’energia sufficiente, da genitore, per intervenire su tutti i fronti?
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