Riprendiamo le nostre discussioni e lo facciamo affrontando un argomento che abbiamo già iniziato a trattare: il tradimento. Sono frequenti i casi di infedeltà e chi si presenta in studio vuole in qualche modo capire come sfruttare in positivo un tradimento, come poter reagire invece di essere ferito o, addirittura, annientato.
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Sfogo, disperazione, realismo: chi sa con quale ansia diciamo “Presto! Presto! Presto!!!”, come se ora fosse già troppo tardi ed invece siamo noi ad aver messo troppa carne al fuoco, con il rischio di bruciarla.
Per liberarsi da questo incubo, occorre innanzitutto accettare di non essere dappertutto.
La settimana scorsa abbiamo parlato dei bambini che si offendono facilmente: oggi vi presento una situazione molto comune nella vita quotidiana.
Quante volte i bambini chiedono agli adulti di giocare con loro alle carte o ad altri giochi di società. Più piccolo è il bambino, più l’adulto tende sistematicamente a farlo vincere.
Non credo che questa sia la soluzione giusta per rafforzare la sua autostima e ciò per due motivi: il bambino che non sa perdere al gioco si arrabbierà con se stesso e con gli altri quando perderà giocando con suoi coetanei; inoltre, se il muro è troppo basso da saltare non si sviluppa il piacere dello sforzo da compiere per superare l’ostacolo.
Se alcuni sembrano poter girare a testa alta, sfidando il mondo intero, altri invece si nascondono grazie ad occhiali da sole o cuffie, oppure camminano rasentando i muri per non essere notati.
La mancanza di fiducia in sé è un aspetto alla base di moltissimi problemi che mi trovo ad affrontare durante le sedute e ciò che ripeto continuamente è che la fiducia in se stessi si può acquisire.
Poco a poco cercherò di suggerirvi qualche trucco che sicuramente vi sarà utile se avete problemi di autostima.
Innanzitutto: no alle etichette.